C’era una volta a Procida una bellissima contadinella, di nome Filomena, timida con una voce soave come quella di una sirena. Usciva poco e aiutava la madre in casa. Un giorno, un detenuto di nome Luigi, dal carcere evaso, se ne innamoró all’istante, non appena la vide passeggiare da sola. Cercó di avvicinarsi e le chiese aiuto. Era sporco, sudato, cercava rifugio per un po’. La contadinella era impaurita ma decise di aiutarlo e lo nascose in una stalla. Ogni giorno gli portava da mangiare e piano piano cominciarono a dialogare e conversare. La contadinella capì che in realtà non era cattivo e Incominció anche lei a innamorarsi. Era finito in galera per sbaglio senza aver ucciso nessuno. Lo avevano accusato di un furto che non aveva commesso. Un giorno un suo vicino scoprì tutto e chiamó le guardie. Per fortuna alla contadinella apparve una fata che le disse :” Scappa Filomena, via con il tuo amato lontano e sarai felice” e dopo aver detto ” Ecco qua, ecco là: la porta si aprirà, vi ritroverete in un altro paese, sicuri e liberi di vivere il vostro amore”. Dovrai pronunciare queste parole a mezzogiorno. La contadinella corse dal suo amato e prima di mezzogiorno pronunció le parole magiche. Le guardie arrivarono, ma Filomena e Luigi erano spariti.