Il triste evento


Giovanna, una donna matura di trentasette, è in sala d’attesa dal ginecologo insieme a suo marito, Gennaro. Erano trascorsi tre mesi esatti da quando aveva saputo di aspettare un bambino. Aveva in precedenza, a trentuno anni avuto un aborto, che aveva in lei determinato una forte depressione.
E ora aspetta il suo turno impaziente ma, felice. Già immagina suo figlio . Lo chiamerà Johnny, come il protagonista del suo cartone animato preferito da bambina. Avrà i capelli e gli occhi come i suoi, se lo porterà ovunque a passeggio, lo abbraccerà sempre, lo coccolerà, gli cambierà il pannolino, gli comprerà i più bei vestiti e lo presenterà a tutti fiera e contenta , esibendolo come un trofeo.
Poco dopo, ecco arrivare la segretaria ad annunciare il suo nome.
Entra nella stanza del ginecologo con il marito. Si sdraia sul lettino ginecologico allegra e sempre più insofferente di vedere nello schermo l’immagine embrionale del suo bimbo.
Ma, dopo cinque minuti dalla visita, il ginecologo ammutolisce e amareggiato dice : “ Il bimbo è morto! Non sento più il battito cardiaco . La crescita del feto si è fermata: è un aborto interno. L’attesa si è interrotta .
Non c’è più vita!”.
E allora Giovanna, a sentire quelle parole scoppia in lacrime … in un pianto quasi isterico e afferma : “ Ma come è possibile? Voglio il mio bimbo… la mia creatura … il frutto del nostro amore!”.
E il dottore dispiaciuto ripete :” Anche io sono addolorato per lei! La causa è ignota… ! Non si può far niente! Il bimbo che aveva nel suo grembo è deceduto! Si faccia forza!”.
Al che il marito la prende per mano e piange con lei! E insieme avviliti e provati ritornano a casa.
In auto … il marito riprende a parlare un po’ balbettando : “ Ci – ci – ci riproveremo … dai .. . abbi fede tesoro mio! Sono sicuro che il nostro Johnny è già una stella e che nel cielo brilli più di tutte le altre stelle guidata da Dio al centro dell’Universo!”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *